LA FONDAZIONE
È datata 12 aprile 1989 la nota del Sindaco del Comune di Pinzolo, Giovanni Cominotti, pervenuta al Comandante del VVF Volontari di Pinzolo, Pietro Maturi nella quale, vista l’impossibilità del Comune di assumere in gestone diretta l’attività di soccorso e trasporto infermi a mezzo dell’ambulanza, si invitava il responsabile del Corpo ad individuare il percorso per giungere alla gestione diretta del servizio sanitario.
Il Comandante, pur disponendo di una pluriennale esperienza del campo del volontariato e dell’organizzazione dei pompieri, non possedeva quella necessaria in ambito sanitario. Prese contatti con la U.S.L. e l’Assessorato Comprensoriale alla Sanità, per verificare quali documentazione fosse necessario predisporre e le procedure da seguire. Ebbe poi cura di acquisire informazioni presso società già operanti sul territorio.
Per quanto riguarda il reclutamento e la formazione dell’organico, da subito poté contare su 15 appartenenti al Corpo VVF di Pinzolo. Si contattarono anche i corpi VVF dei comuni limitrofi, la sezione di Pinzolo del C.N.S.A. (Corpo Nazionale Soccorso Alpino), ed altri, chiedendo la loro disponibilità. Si raccolsero complessivamente 36 adesioni. Durante i mesi di maggio, giugno e luglio 1989 venne effettuato il 1° corso di formazione per volontari del soccorso.
L’assemblea costitutiva del Gruppo è del 22.09.1989, occasione in cui ci fu l’approvazione dello Statuto e del Regolamento. Dopo questi passaggi si comunicò al Comune di Pinzolo di essere pronti per l’assunzione del servizio. In seguito ad alcune defezioni, il gruppo dei fondatori si ridusse a 30 elementi: 15 appartenenti ai VVF di Pinzolo, 1 ai VVF di Carisolo, 7 al C.N.S.A. e 7 volontari non inquadrati in alcun gruppo.
In occasione dell’approvazione dello Statuto vennero stabiliti i punti fondamentali dell’Associazione:
- 1. L’aggregazione al Corpo VVF di Pinzolo, con la responsabilità giuridica del Comandante.
- 2. La libera partecipazione dei volontari, purché maggiorenni.
- 3. La prestazione personale gratuita, che tale doveva rimanere.
- 4. L’operatività annuale con una reperibilità di 24 ore al giorno
- 5. La composizione elettiva del Direttivo e sua durata in carica.
- 6. La nomina del Direttore Sanitario.
- 7. La gestione economica autonoma, ma collegata al bilancio del Corpo dei VVF di Pinzolo.
La delibera della Giunta Comprensoriale, n° 1936 del 24 ottobre 1989, prende atto dell’avvenuto corso di formazione dei Volontari, requisito imprescindibile per lo svolgimento del servizio. Conclusa questa prima fase, si diede inizio all’iter burocratico necessario per l’ottenimento dell’autorizzazione all’espletamento dell’attività sanitaria: tale iter ebbe la durata di 8 mesi. Infatti la data del 29.06.1990 la Delibera n° 7153 della Giunta Provinciale di Trento che autorizza il Corpo Volontario dei VVF di Pinzolo all’espletamento del servizio.
Nei primi giorni del luglio 1990 ebbe inizio l’attività di Soccorso e Trasporto Infermi.
Il Comune di Pinzolo dispose che due volontari, dipendenti comunali, potessero effettuare il servizio, alternandosi, durante l’orario di lavoro. Per lo svolgimento del servizio si scelse la modalità che prevedeva la turnazione a coppie fisse in giorni fissi, e la bontà della scelta è dimostrata dal fatto che ancora oggi il servizio si svolge con tale cadenza.
Sempre il Comune di Pinzolo assegnò l’autoambulanza, un garage per il ricovero del mezzo ed un ufficio: il tutto in comodato gratuito.
Inizialmente si presentarono delle difficoltà nel modo di allertare i Volontari di turno: in un primo momento si predispose un sistema di girata della chiamata telefonica su apparecchiatura radio-elettronica, successivamente con la disponibilità del telefono cellulare fu scelta questa alternativa, tra l’altro più semplice, sicura e riservata.